mercoledì 9 maggio 2012

Fiorentina, lite Rossi vs Ljajic: chi mente? Foto e video

FIRENZE. E' passata ormai una settimana dalla famosa lite Rossi vs Liajic (Questi i fatti: il serbo Adem Ljajic, appena sostituito dall'uruguaiano Ruben Olivera in Fiorentina-Novara, si rivolge in tono sarcastico, alzando il pollice della mano destra, al suo allenatore Delio Rossie gli rivolge qualche insulto. L'allenatore lo mena pesantemente) e sul web ancora impazzano le polemiche su chi abbia realmente ragione. Dopo la conferenza stampa di Delio Rossi, è il 20enne serbo che prende la parola e sbotta: "Mister Delio Rossi racconta di quando allenava squadre di figli di operai, che si scaldavano negli spogliatoi con il phon. Ma nella mia città, Novi Pazar, gli spogliatoi non c'erano nemmeno. Portavi maglia e pantaloncini in un sacchetto di plastica e ti cambiavi all'aperto, quando fuori, magari, c'era 15 sottozero. Alla fine, rimettevi tutto nel sacchetto e tornavi a casa a farti la doccia. Lo so anch'io cosa vuol dire povertà e non ho mai avuto la puzza sotto il naso. La cosa che mi costa di più, adesso che sono in punizione, non è la multa, ma non potermi allenare con i compagni....Quando sono uscito ho applaudito, ho fatto il gesto con il pollice e ho detto in italiano: sei un grande, sei proprio bravo! Ripeto, ho sbagliato. Ma mai pensavo a una reazione del genere. Chiedo a Sky di mostrare il filmato, leggete pure il mio labiale: sono pronto a qualsiasi prova tv. Hanno messo in giro la voce che io abbia insultato la madre morta, che abbia parlato di un figlio handicappato e invece non è vero. Se si vede che dico cose simili, sono pronto a lasciare il calcio per sempre. È solo dopo che Delio Rossi ha cercato più volte di colpirmi, mentre mi diceva "sei uno stronzo, ti ammazzo", che io gli ho risposto in serbo e di sicuro non erano complimenti. Uno dei suoi collaboratori mi teneva per un braccio e diceva: "Adem, stai fermo". Un dirigente della Fiorentina mi teneva per l'altro. Ma non ero io che dovevo essere calmato. Per fortuna non mi ha colpito in pieno. Non ho reagito all'attacco e ne sono orgoglioso. Dimostra che i miei genitori mi hanno insegnato l'educazione"

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