sabato 29 novembre 2008

IL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA E’ ORMAI SOLTANTO L’ESPRESSIONE DI UNA CASTA AUTOREFERENTE

interessante articolo sul Csm tratto dal blog dell'onorevole Paolo Guzzanti:

IL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA E’ ORMAI SOLTANTO L’ESPRESSIONE DI UNA CASTA AUTOREFERENTE. DOVEVA ESSERE UN PRIVILEGIO DEI CITTADINI PER UNA GARANZIA DI GIUSTIZIA INDIPENDENTE DAL POTERE POLITICO, ED E’ DIVENTATO UN POTERE POLITICO ESSO STESSO. UNA SOLA SOLUZIONE: ELIMINARLO

Il Palazzo dei Marescialli mi ha sempre fatto una brutta impressione con quelle teste mozze e arcigne murate sui cornicioni. Poi mi capii molto dal conflitto fra gli abitanti di quel Palazzo, gli uomini del Consiglio Superiore della Magistratura, e il Cossiga, presidente di diritto del CSM, che ingaggiò un braccio di ferro con gli uomini del fortilizio e minacciò di presentarsi con i carabinieri. Sono passati da allora quasi vent’anni e la giustizia in Italia è andata a rotoli. Ora il quarto governo Berlusconi ne affronta la riforma e il CSM è il suo nodo. Che fare? Un’idea ce l’avrei: con una spada affilata come un rasoio tagliare il nodo come la testa del drago, perché quella è la testa del drago. Il CSM dovrebbe essere lo strumento attraverso il quale i cittadini acquisiscono il privilegio di una giustizia equa, indipendente dalla politica (e non soltanto indipendente dal governo: il cittadino, lui, dovrebbe essere il privilegiato, e non i magistrati. Il principio è stato capovolto: i privilegi del cittadino sono diventati i privilegi di una casta che, per diritto divino, fa quel che le pare e piace, dice la sua sulla politica, dice la sua sulle leggi, interferisce, comanda, abusa dei suoi poteri. Ovviamente il CSM non è composto di soli magistrati, contiene elementi laici, ma la sostanza è che questo fortilizio fu occupato dagli stessi tartari che hanno occupato università e televisioni, produzione della cultura e classe patrizia al comando: una casta che non corrisponde al personale di governo, ma che maramaldeggia su cittadini e governi.E’ di sinistra? Non solo. Essere di sinistra o di destra oggi non ha più un senso ideologico ma di potere e quel fortilizio nel deserto dei tartari è un centro di potere e non uno strumento di servizio della giustizia. A voler fare una riforma come va fatta, andrebbe abolito con riforma della Costituzione: Ma riusciranno i nostri eroi? La casta è molto forte, le resistenze terribili, il giustizialismo imperversa. Occorrerebbe un impeto rivoluzionario liberale: il tempo c’è e se c’è anche la volontà politica si può sperare.

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